Investire in PIR per benefici fiscali
Cos’è il PIR
Il PIR è un Piano Individuale di Risparmio. E’ uno strumento introdotto dalla legge 232 di fine anno 2016.
Si tratta di una nuova forma di risparmio “patriottica” che promette di raccogliere il denaro degli italiani per sostenere le aziende del territorio in ottica di medio-lungo periodo.
Il 70% della raccolta sui PIR deve essere reinvestito in aziende italiane e di questo 70% il 30% in aziende medio-piccole cosi da stimolare il complesso tessuto vitale delle PMI.
Si ok… ma perché conviene?
Essenzialmente per buoni tassi in linea con quelli di mercato, ma soprattutto per la detassazione sui guadagni, attualmente al 26%.
Ma non è finita qui. Ottima anche la caratteristica di essere esenti da imposta sulle successioni e sulle donazioni del portafoglio.
Sembra tutto troppo bello… la fregatura?
Nessuna che non sia intrinseca ad ogni tipo di investimento azionario/obbligazionario.
Ma la legge prevede che ottenere i vantaggi fiscali, di cui sopra, il portafoglio PIR venga detenuto per almeno 5 anni, in caso contrario la tassazione viene applicata normalmente.
Importante segnalare che ogni risparmiatore può accendere un solo PIR e dunque le Banche richiedono un’autocertificazione rischio perdita di detassazione.
Inoltre è possibile investire solamente 30.000€ annui con un massimo di 150.000€ in 5 anni.
Conclusione
Ritengo il PIR uno strumento di investimento molto interessante per un risparmiatore che possa tollerare un rischio medio visto che il fondo opera con azioni ed obbligazioni di aziende italiane. Sicuramente interessante il sistema di detassazione visto che, anche se indirettamente, accresce l’interesse potenziale percepito. Questa mia affermazione è confermata dal Boom ottenuto in questo 2017: solo Banca Mediolanum ha raggiunto 700 milioni di raccolta e punta ai 3 miliardi a fine anno.
L’arco temporale di 5 anni è facilmente sopportabile e visto l’entità dell’importo annuale tale prodotto dovrebbe essere destinato, a mio parere, alla diversificazione del proprio portafoglio personale. Attenzione però, se abbiamo già un portafoglio concentrato su titoli/fondi italiani forse è meglio diversificare verso titoli/fondi di società europee o estere.
Esistono molti intermediari che offrono i PIR ed è difficile che la propria Banca non dia la possibilità ai propri Clienti di sottoscriverne. Alcuni nomi sono:
- AcomeA Italia Q2;
- Pir Zenit Italia W;
- Pir Schroder Italian equity A CAP. Eur;
- Zenit Pianeta Italia E;
- InvestiperItalia PIR25;
- Axa WF Faramlington Italy F Cap Eur.
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