Portabilità del conto corrente
Portabilità
Ogni consumatore ha il diritto di richiedere la portabilità del proprio conto corrente e dei relativi servizi abbinati. E’ giusto specificare che non è obbligatoria la chiusura del conto che si sta migrando ma è possibile migrare da una Banca all’altra anche solo i servizi abbinati.
La procedura agevolata si attiva quando:
- Il richiedente è un consumatore;
- Il conto corrente da migrare è aperto presso un altro operatore situato in Italia;
- Il “nuovo” conto ha la medesima valuta del “vecchio” conto.
Non farti problemi se il vecchio conto ha un saldo positivo visto che è possibile effettuare la portabilità anche di tali somme.
Anche se qualche Banca potrebbe storcere il naso, è possibile effettuare la migrazione anche se sul conto corrente è appoggiato il pagamento delle rate del mutuo. Nulla vieta di domiciliarle nel nuovo conto tramite addebito RID/SDD.
Ricordo che le Banche devono impegnarsi per assicurare la continuità dei servizi di pagamento. E’ possibile inoltre richiedere in maniera gratuita, e per 12 mesi, il re-indirizzamento automatico dei bonifici in entrata sul tuo vecchio conto.
Gli unici problemi potresti averli con alcuni servizi, come il Telepass, che non sono predisposti per essere spostati da un conto ad un altro senza effettuare degli adempimenti particolari. Nel caso del Telepass bisognerà chiedere assistenza presso un Punto Blu oppure tramite il loro portale web.
Come richiedere la portabilità:
La richiesta di portabilità è semplice. Basta compilare il modulo scaricabile da qui oppure chiedendolo direttamente alla Banca.
Il trasferimento deve avvenire entro 12 giorni lavorativi dalla richiesta di portabilità e, se dovessero esserci ritardi, sono previsti 40€ di indennizzo più un importo variabile in base al denaro presente sul conto corrente.
Ad esempio:
Ipotizzando un saldo disponibile di 8.000 euro al momento della richiesta di portabilità, un tasso-soglia anti-usura che nel trimestre di riferimento ha il valore massimo di 27% e un ritardo di 7 giorni, l’indennizzo sarebbe pari a 81,42 euro, così calcolati:
40 euro + [(tasso-soglia x saldo) x (giorni ritardo : 365)], ossia:
40 + [(0,27 x 8.000) x (7 : 365)] = 81,42 euro
In caso non si fosse soddisfatti del servizio reso dalle Banche è possibile presentare reclamo, oppure rivolgersi all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario) su cui farò un articolo a parte.
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